Tuesday, March 12, 2013

The Gratitude Jar

Normalmente non sono una persona che tende a seguire le mode, anzi, forse proprio l'esatto contrario.
Se poi e' una cosa che arriva tramite facebook, ancora meno.  Pero' questa cosa mi e' piaciuta.  Sara' perche' tanti anni fa, in un momento nero, avevo visto su Oprah una signora che presentava il suo libro "Simple Abundance" e mi aveva colpito questa tendenza a positivizzare anche le situazioni banali e date per scontate, sara' perche' sono scema, ma questa cosa la volevo seguire anche io.
E cosi' mi sono munita di una mason jar, quei barattoli di vetro che qui si usano per le conserve, quelli che si riciclano ricomprando solo il tappo nuovo.
Ho comprato una penna con l'inchiostro rosa brillantinato (aargh) e dei foglietti bianchi.
Il primo gennaio ho scritto il primo bigliettino di gratitudine.
Il due gennaio mi sono dimenticata.
Il tre gennaio ho scritto quello del due e quello del tre.
Il quattro gennaio non ho avuto tempo.
Il cinque gennaio non mi sono ricordata.
Il sei gennaio ho scritto il biglietto mentre mi sforzavo di ricordare cosa fosse successo di positivo nei due giorni precedenti, cosi' da poter aggiungere i fogliettini mancanti.
Ho continuato per un po', saltando qualche giorno e cercando di recuperare.
Poi mi sono dimenticata del tutto.
Non che non abbia motivi per essere grata, sono solo vergognosamente pigra, non per nulla sono una delle fondatrici delle Sfaticated Housewives International (Ci chiamiamo housewives ma siamo solo in tre a non lavorare fuori casa).
Che poi inizio bene e con grande entusiasmo, stavo addirittura cercando una mason jar piu' grande e pensavo che i foglietti acquistati non sarebbero stati abbastanza a coprire tutto l'anno.
Poi, inesorabilmente, qualcosa di piu' interessante cattura la mia attenzione e diventa IL progetto fondamentale per quei giorni.
Che sia la famosa self-fulfilling prophecy? Effettivamente mi ripetono da sempre che inizio tante cose e non concludo mai nulla. Probabilmente a forza di sentirmelo dire mi sono autoconvinta che possa solo funzionare in quel modo.
Ora ogni volta che entro nella mia camera vedo il barattolo di vetro con il suo tappo a quadri blu, celesti e gialli.  All'inizio pensavo "Domani. Si, domani recupero." Ora penso "Oh well, ormai e' troppo tardi per recuperare."
Ho pensato di toglierlo per non vederlo e rimproverarmi, poi ho deciso che forse e' meglio lasciarlo, puo' darsi che mi serva da incentivo per concludere gli altri miei progetti.

E comunque la pigrizia certe volte paga: non ho dovuto cambiare l'orario nella mia sveglia perche' non l' avevo cambiato quando lo avrei dovuto fare. L'autunno scorso.




La mia Gratitude Jar sul mobile non ancora restaurato (il restauro non rientra nelle mie competenze quindi non mi sento in colpa).
Carina vero?

24 comments:

  1. Io sono universalmente nota per iniziare 300 cose senza finirne nessuna, subito travolta da qualche nuovo progetto che mi sembra più accattivante. Adesso sto facendo una coperta ai ferri+cuscini (un progetto da poco insomma) e mi sto sforzando terribilmente per non mollare tutto, voglio liberarmi dalla fama di "quella che lascia tutto a metà"!!!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Io ai ferri so fare solo il dritto e rovescio, non so nemmeno chiudere i punti.
      Un giorno, presa dal mio solito entusiasmo, ho provato a fare una coperta. Ho fatto praticamente una sciarpa larga e lunga che ho deciso di chiamare coperta. Pero' posso dire di aver finito il progetto!

      Delete
    2. Ah pure io solo dritto e rovescio...e ho appena imparato a chiudere i punti in diretta skype da mia nonna, che mi ha fatto vedere come si fa! :-) Io cmq mi sono tirata avanti e ho detto al marito che al massimo verrà fuori una mantellina...

      Delete
    3. La mia "coperta" e' storta e ha qualche buco perche' devo aver saltato qualche punto, io continuo a chiamarla coperta e ad usarla come tale.

      Delete
  2. purtroppo anch'io mi lascio travolgere dall'entusiasmo e mi butto a capofitto in nuove cose ( vedi corso x web mastering online iniziato e lasciato li ).. Penso, a mia discolpa ;), che quando si fanno tante cose, tipo lavoro studio e occuparsi della casa ecc.. alla fine qualcosa scappa!! eheheh

    ReplyDelete
    Replies
    1. Hahahaha, anche io sono come te, e spesso riesco anche a darmi giustificazioni.

      Delete
    2. ;) ma sii dai, in fondo è giusto così!! no?? :P

      Delete
  3. Mi basta guardare la mason jar e pensare a scrivere tutti quei bigliettini per sentirmi subito stanchissima...

    ReplyDelete
  4. Carina :) anch'io se inizio una cosa del genere mi dimentico di portarla a termine, non ce la faccio proprio, però in genere se inizio qualcosa di utile la porto sempre a termine :)

    ReplyDelete
    Replies
    1. Io ho fatto qualche ghirlanda per la porta di casa, proprio perche' era una cosa che mi serviva.
      La mia opera massima, evviva la modestia, e' stato un baby quilt per la bambina di una mia amica. Ho fatto quasi tutto io, tranne il bordo perche' ho la macchina da cucire ma non ho ancora capito come usarla, secondo me e' diffettosa!

      Delete
  5. Anch'io ho il barattolo in cucina per gli eventi memorabili di questo 2013. L'idea è che a fine anno si possano rileggere gli episodi divertenti che ci sono accaduti, ripercorrendo in pochi minuti le gioie di un anno appena finito. Ci sto provando...

    ReplyDelete
    Replies
    1. Forse avrei dovuto fare anche io cosi' invece di lanciarmi nell'impresa di scriverne uno al giorno!

      Delete
  6. Qualcuno ultimamente mi ha detto: ah sei un'ariete, capisco perchè ti fai sempre prendere da facili entusiasmi e poi te li perdi per strada! Tu sei dell'ariete? Comunque no non puoi pretendere di ricordarti di scrivere un bigliettino ogni giorno, non sei tu che sei pigra, è il progetto che è troppo pretenzioso!

    ReplyDelete
  7. Mi ci vedo piu' o meno, a parte per l'ora! Al cambio dell'ora o cambio tutti i possibili orologi che ho in giro o non sono contento.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Io cambio solo quelli della cucina, tipo microonde e forno, la mia sveglia e l'auto mai! Che comunque sono vecchia e mi fa bene fare i calcoli dell'ora!

      Delete
  8. l'idea e' bellissima.
    comincio appena mi ricrdo di prendere le impronte delle mie figlie con gli appositi kit che mi hanno regalato un anno fa e poi appena inizio e finisco di compilare i due libri della nascita cn le foto dei nonni da piccoli, dei genitori da piccoli, la prima parola, il prim dentino, il primo ricciolino etc
    insomma tra 10 anni.
    forse

    ReplyDelete
    Replies
    1. Il kit per le impronte non l'ho ancora usato nemmeno io, credo che ormai la mano di mio figlio sia troppo grande per starci. Il libro della nascita l'ho iniziato e mai completato, prima o poi lo faro'. Per come mi conosco, so gia' che sara' poi.

      Fuori tema: non riesco a commentare sul tuo blog, devo upgrade qualcosa.

      Delete
  9. Ciao, arrivo da ero Lucy e questa idea della Gratitude Jar mi è piaciuta tantissimo. Ho proprio il contenitore giusto che stava abbandonato su una mensola da troppo tempo. Provo a coinvolgere mio figlio, forte della sua attuale passione per i pennarelli glitter potrei anche convincerlo a scrivere una cosa bella al giorno. Non sai quanto ci servirà!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Conosco il tuo blog, lo leggo spesso e l'ho consigliato ad alcune mie amiche.
      Sono certa che se avessi coinvolto mio figlio il progetto l'avrei continuato, lui e' nello spettro quindi e' molto preciso e non gli piace lasciare le cose a meta'.

      Delete