Thursday, September 26, 2013

Lake in Progress

Si, sono ancora viva.
Dopo parecchi giorni senza linea telefonica, anzi quella l'hanno risistemata abbastanza velocemente, senza connessione internet, con orari di lavoro piuttosto lunghi, chef Demmerda sempre piu' psicopatico, finalmente riesco a tornare.
La connessione non e' piu' a manovella e ne approfitto per pubblicare alcune foto del nuovo progetto all'Eremo: un lago!
Nelle proprieta' vicino all'eremo e' abbastanza comune avere dei laghetti (ponds) in cui andare a pescare, la maggior parte sono illegali, costruiti senza permesso e senza prestare attenzione alla natura circostante; noi abbiamo fatto le cose per bene, abbiamo contattato l'Army Corps of Engeneers, che e' l'autorita' che si occupa di dare i permessi, e dopo uno studio approfondito del terreno e della wildlife circostante, abbiamo ricevuto l'autorizzazione a costruire il lago. Si trovera' dove, da quel che ci hanno detto, la natura probabilmente lo aveva avuto precedentemente.
Costruire un lago e' una cosa abbastanza costosa, in particolare quando si parla di uno di 14/15 acri, quindi per il resto dei nostri giorni si mangera' pane e cipolla, ma con una vista spettacolare e restituendo alla natura quello che le apparteneva.

Ecco le foto del work in progress.





Vista laterale  della mia quercia.



 Vista frontale della quercia con futuro lago sul retro.



 Argilla rossa


Diga in via di svolgimento.

Bello vero?

Saturday, September 14, 2013

Che faccia ha la fame

Ho visto la faccia della fame.
Non era un bambino con le mosche intorno agli occhi in un villaggio africano.
Non era neanche un rifugiato di qualche guerra civile.
Aveva gli occhi blu, i capelli biondi e la pelle rossiccia, indossava una giacca da cuoco piu' grande di almeno tre taglie e mi stava a fianco nella zona in cui facciamo il pane al ristorante.

Le mie esperienze con i morsi della fame sono ridotte ai periodi in cui da ragazzina mi vedevo grassa e saltavo qualche pasto perche' la dieta della settimana consigliava di fare cosi', o a quelle volte in cui dimenticavo la merenda a casa, o a qualche appuntamento che tirava per le lunghe. Non avrei mai immaginato di vedere una persona occidentale, e per giunta americana, malnutrita e affamata.

Ho notato il ragazzo in questione, oltre che per l'abbigliamento, per l'aria spenta che aveva negli occhi, il mio primo pensiero e' stato "He's broken inside" e mi chiedevo cosa mai gli fosse successo per renderlo cosi'.  Con gli altri colleghi ridiamo, scherziamo, facciamo battute oscene irripetibili, lui invece sempre questa faccia spenta.

Da quello che sono riuscita a captare venerdi, il ristorante ogni tanto assume qualche caso pietoso indicato da qualche gruppo, e il ragazzo pare sia uno di quei casi. In ristorante non mangiamo durante la giornata, si fa il pranzo di gruppo, family meal, quando tutti i clienti sono andati via e si sono fatte le pulizie, in teoria ognuno dovrebbe fare una buona colazione che riesca a mantenerci in forze fino al pomeriggio inoltrato. Da qualche giorno dopo l'assunzione del ragazzo, alcuni cuochi di linea certamente piu' svegli di me, portano scatole di donuts e ciambelle varie (a spese loro) per fare colazione tutti insieme e si assicurano che il ragazzo mangi sempre qualcosa.
Io spesso salto il pranzo perche', e ora in prospettiva mi sento una merda, spesso cucinano pietanze a base di carne e io sono semivegetariana e non mangio carne ma pesce. Lui poverino aspetta il pranzo con trepidazione e mi avvisa sempre quando sono pronti ad iniziare.
Dubito che il ragazzo riuscira' a riempire l'uniforme di lavoro, non solo e' magrissimo ma la giacca da cuoco, che chissa' dove avra' reperito, ha le cuciture delle maniche che gli arrivano a meta' braccio, come un bambino con una maglietta del papa'. Pero' finalmente ha iniziato a sorridere, un sorriso con i denti rovinati di chi non ha mai visto un dentista, ma pur sempre un sorriso.
Venerdi siamo stati cosi' impegnati da non riuscire a fare il family meal in orario, il ragazzo finiva il turno alle tre e vedevo che aspettava e aspettava, alla fine e' andato via senza mangiare, quel pasto e' un suo diritto, lunedi prendero' da parte uno degli assistenti manager e mi sentiranno!
E' da ieri che non riesco a smettere di pensarci, fare un po' di spesa, cosa che in genere mi piace, oggi mi e' risultato piuttosto difficile.