Monday, July 30, 2012

The Modern Child

The Modern Child

Una delle tante cose che differenzia The South dal resto degli altri stati e' il rientro a scuola in piena estate. Qui si rientra in Agosto, il primo giorno per l'esattezza. Lo scorso anno si e' rientrati il cinque, quello precedente intorno al dieci, si sta pensando di avere l'anno scolastico continuato, che per i genitori che lavorano e' una benedizione, ma per chi ha famiglia all'estero un po' una rottura visto che le lunghe assenze devono essere giustificate. In questa contea non basta dire come giustificazione che si era in vacanza con la famiglia, ci deve essere una ragione seria, altrimenti si va al tribunale dei cattivi genitori. In teoria dovrebbe essere una cosa positiva, tutto questo e' stato creato per proteggere i bambini, in pratica, come tutte le buone cose portate all'eccesso, un incubo.
Da brava mamma organizzata (ehm...) ho messo da parte in uno scatolone di plastica tutte le cose, incluse le opere d'arte, che mio figlio ha portato a casa durante lo scorso anno scolastico. Tacchini e pellegrini, il cappello di Cat in the Hat della settimana dedicata a Dr. Seuss, la collana con cento perline del Centesimo Giorno di Scuola, il Babbo Natale con la barba fatta di palline di cotone incollate male e con tracce di glitter e tante altre cosine carine.
Ho aperto il folder delle poesie, ebbene si, li spingono a scrivere poemi, poi quello di matematica, geometria e quello di scrittura.
Mi ha colpito particolarmente un esercizio, sotto ogni lettera dell'alfabeto dovevano scrivere il nome di cose che iniziavano con quella lettera specifica. Non sono un po' grandini per quello? Mah, lasciamo andare, sicuramente e' stato un espediente per tenerli calmi ed occupati.
E' evidente che pur essendo uno stecchino, mio figlio pensa solo a mangiare. Ha nominato tutti i fast food possibili e tutta una serie di cibi spazzatura, nomi di cereali super zuccherosi inclusi. Il mio petto di italiana si e' inorgoglito quando ho letto la parola mozzarella, pero' ho rimesso subito i piedi per terra quando ho letto come l'ha scritto: motserella. Vabbe' almeno ci ha provato.
Un'altra cosa saltava subito agli occhi. Sotto la lettera I aveva scritto Ipad, sotto la S Skylanders, sotto la G naturalmente Games e sotto la A... Apps!  Neanche Applications, proprio Apps! Che cosa e' successo alla mela, apple, il frutto che rappresenta la scuola e gli insegnanti in genere? Sono quasi certa che anche solo venti anni fa, qualsiasi bambino cresciuto guardando Barney and Friends avrebbe risposto apple, e non riferendosi ai computer.  Se io mi mettevo nei guai a scuola era perche' qualcuno diceva che l'Ape Maga' era una sfigata da paura, mio figlio perche' non vuole passare il computer ad altri bambini quando il suo turno e' finito. Qualche tempo fa, da Target, la mia creatura stava a provare un nuovo videogioco, si e' avvicinata la commessa (che naturalmente aveva circa la mia eta'), e mi ha detto che per capire quel gioco ci sarebbe voluto un po' di tempo. Finisce la frase e mio figlio e una cerchia di coetanei mocciosi avevano gia' capito come funzionava.
A scuola non hanno piu' la lavagna classica ma il Promethean board, naturalmente computerizzato, niente piu' gesso e cancellino da lanciare ai compagnetti antipatici!
Comunque c'e da vedere anche il rovescio della medaglia, se non fosse per il mio bambino moderno ancora non saprei come usare il mio telefono.


Saturday, July 28, 2012

Pissy Missy

Ieri notte mi sono data questo nome, perfetto per il mio umore.
Guardavo la cerimonia di apertura delle Olimpiadi, bellissimo spettacolo, ma trasmesso male da NBC. Capisco le esigenze di mercato, pero' troppe interruzioni e tanti tagli in momenti poco opportuni. Durante la parata delle nazioni, quando riprendevano dopo la pausa pubblicitaria, compensavano con un veloce riassunto delle immagini degli atleti passati durante il break. Non sarebbe stato meglio iniziare mezz'ora prima e lasciare lo show intatto?
L'apice dell'ira l'ho raggiunto quando hanno interrotto prima che passasse l'Italia, dalla mia gentile bocca sono usciti tanti colorati epiteti in tre lingue differenti: Cagliaritano, Inglese e Italiano.
Ho inoltre notato la magra presenza di Sex Pistols e Clash. Non per dire, ma loro sono parte fondamentale della storia musicale e culturale londinese, ho captato un verso di God Save the Queen, di London Calling (e ci mancherebbe altro!) e un po' piu' tardi qualche nota di Pretty Vacant, naturalmente prima che NBC tagliasse per la pubblicita'...
Ah, dimenticavo, grande Betty bondgirl!



Friday, July 27, 2012

I love Lucy
(It's a girl, my Lord, in a flatbed Ford)

Se abiti In The South lo sai, abbiamo la mentalita' dei pionieri, ci si aiuta gli uni con gli altri, che ci piaccia o no.
Venerdi squilla il telefono, e' una mia conoscente "Stiamo traslocando, dobbiamo lasciare la casa oggi e abbiamo dovuto restituire il U-Haul, ricordo che guidi un truck, ci vieni ad aiutare?"  "Ok, dammi il tuo indirizzo e arrivo"
Arrivo e scopro che il mio aiuto serve per andare a ritirare il frigo nuovo da un negozio, no problem, anzi meglio, cosi' caricano tutto loro e non mi graffiano il flatbed. Devo premettere che il Southern Gentleman, come molti esemplari di sesso maschile, pur non essendo di stirpe italica, ha la tendenza ad amare e venerare i veicoli muniti di ruote. Di conseguenza il mio truck (che tra l'altro non e' un Ford ma uno Chevy, volevo solo citare gli Eagles), e' stato trattato con una sorta di spray coating per dare piu' protezione al flatbed.
Per farla breve, il frigo che la mia conoscente aveva acquistato era il modello che avevano in esposizione, quindi niente cartone, polistirolo o simili a proteggere il frigo e il mezzo di trasporto.
Come lo mettono su inizio a sentire dei criiiiick, craaaack, non oso guardare. Lo legano con delle cinghie e partiamo. Naturalmente la nuova casa della ragazza si trova in cima ad una collina, mi sentivo Fantozzi, nella mia testa rivedevo la scena del passeggino della "Corazzata Potemkin" sostituito dal frigorifero che rotolava impietosamente su auto e passanti. Un percorso di cinque minuti l'ho fatto in venti.
Arrivati a destinazione, il marito della ragazza ed altri volontari scaricano il frigo con poca attenzione per il truck creando graffi che scrostano addirittura la vernice. "Per fortuna e' nella parte interna" penso io, pur sapendo che il Southern Gentleman ha l'occhio di falco quando si tratta di auto. Mi faccio coraggio e guardo, e' uno scempio. Mentre rientro a casa mi fermo in un convenience store e compro un biglietto della lotteria e un gratta e vinci. Spero di aver guadagnato un po' di Good Karma con la mia buona azione, ma non ho successo col gratta e vinci, e cosi' mi convinco del fatto di non aver vinto perche' il premio sarebbe stato comunque troppo basso. Il mio piano e' di riuscire a distrarre il Southern Gentleman quando rientra a casa, tanto poi la notte ci sara' l'estrazione e io vincero' (sempre grazie al Good Karma.) Gia' mi immagino rivolgermi a lui con la voce di  Katharine Hepburn "Tieni darling, questo e' un biglietto della lotteria, abbiamo vinto qualche milione di dollari. Ah, dimenticavo, questa mattina ho un po' raschiato il truck, oh, and you can keep the change!"
L'estrazione e' la notte, e lui proprio quella sera decide di tagliare l'erba. Qui mi trasformo in Lucy, chi conosce lo show "I Love Lucy" capisce di cosa parlo, cerco in tutti i modi possibili, anche i piu' ridicoli, di evitare che lui posi gli occhi sul truck. Fingo punture di immaginari insetti, certamente velenosi, faccio accidentalmente cadere l'attrezzatura da giardinaggio, dico di sentire il rombo di tuoni in lontanza, mancava solo facessi uscire il coniglio dal cilindro o mi mettessi a suonare la batteria in mezzo alla strada. Niente, e' proprio deciso a tagliare l'erba.  Vengo salvata da un vicino che lo trattiene in chiacchere fino a quando arriva il buio. Che sia un intervento del vecchio caro Good Karma? La mattina successiva controllo il biglietto: non e' uscito nemmeno un numero!
Trascorro un fine settimana che sarebbe stato da filmare, sono sicura che miss Lucille Ball, ovunque essa sia, si sara' fatta due risate osservando questa sua discepola.
Lunedi mattina mi rendo conto di aver finito il repertorio di trucchi e distrazioni, lo show business e' duro! Confesso l'accaduto. Lui tranquillamente mi dice che ho fatto la cosa giusta ad aiutare una persona in un momento di bisogno, sarei dovuta essere piu' attenta, ma pazienza, e' andata!
Come "e' andata?" Tutto qui? Mi aspettavo qualche grossa discussione o come minimo un litigio o qualche accusa di irresponsabilita' .  Mi ero preparata un'arringa di difesa che avrebbe impressionato il piu' corrotto dei giudici!
Vabbe', tanto lo so' che in qualche modo avro' la possibilita' di usarla, ci fossero le Olimpiadi del mettersi in situazioni assurde, avrei certamente il record mondiale.

Thursday, July 26, 2012

Extensions

Che settimana piena di avventure avventurose e' stata questa!
Nella mia vita automobilistica mai avrei pensato di avere la possibilita' di guidare un' auto con le extensions. No, non mi riferisco a quelle dei capelli, parlo proprio di quelle che vengono attaccate ai pedali delle auto delle persone col nanismo.
Ho una cara amica nana, ci siamo conosciute perche' io sono amica della prima moglie di suo marito, lei e' la seconda. Hey, io non giudico, loro sono amici, si vogliono bene, e' una bella famiglia allargata e a me questa cosa piace.
Ritornando all'avventura avventurosa: questa ragazza ha bisogno di andare in un negozio ma non puo' guidare perche' ha appena avuto il secondo bebe', con cesareo, e non e' autorizzata ad usare l'auto per due settimane.  Ha un'ospite in casa, una diciottenne in visita dall'est europeo, e' lei il motivo per cui dobbiamo uscire, ha comprato un paio di scarpe e deciso di cambiarle, parte il giorno dopo e non ha tempo per farlo un altro momento.
Arrivo col mio truck, la ragazza mi indica la sua amica, e' anche lei nana ma la sua tipologia di nanismo e' diversa, lei non supera i 75 cm., quindi il mio truck e' fuori discussione.
E cosi' mi sono ritrovata a guidare un minivan con estensioni, nonostante abbia messo il sedile piu' indietro possibile (e nonostante io non raggiunga il metro e sessanta), l' esperienza e' stata un'avventura.  Crampi alle gambe per me e accelera e frena per loro. Non e' facile dosare la velocita' di frenata e di accelerazione con le ginocchia a mezz'aria.
Certo che dobbiamo essere stati un bello spettacolo per gli altri automobilisti, un minivan con un bambino di poco piu' di un anno che strilla come un pazzo, un altro (il mio) con la faccia rassegnata, tre teste adulte che vanno avanti e indietro ogni volta che tocco il freno o l'acceleratore...
Comunque siamo arrivati a destinazione sani e salvi e abbiamo riso, quasi con le lacrime agli occhi, della nostra ridicola avventura. 

Sunday, July 15, 2012

Monograms and Polka Dots

Se abiti nel sud degli Stati Uniti avrai certamente incontrato e imparato a convivere con i monogrammi.
Senza tenere in considerazione quelli tramandati dalla storia e quelli sulle camicie di alcuni conoscenti, il mio primo incontro ravvicinato con i monogrammi e' avvenuto in Usa poco dopo il mio matrimonio con il Southern Gentleman.
Il mio matrimonio meriterebbe un capitolo a parte, avvenuto all'ultimo minuto sulle scale di una courthouse, di ritorno da un altro matrimonio, ma questa e' un'altra storia.
Quando si e' saputo che il Southern Gentleman aveva fatto di me una donna onesta (mi piace usare questa frase ormai in disuso), ho ricevuto dalle di lui cugine un set di asciugamani con la lettera S. Tralasciando il fatto che questi asciugamani erano di un rosa zitella (il mio colore preferito e' il nero) e con un pizzo acrilico inguardabile, la cosa che mi ha colpito e' stata la proprio la lettera S. Ad accompagnare gli asciugamani anche un "bel" set di carta da lettere floreale, sempre con la lettera S. Il mio nome inizia con la F, quindi e' facile immaginare la mia perplessita'. Che avessero capito male il mio nome? O forse quella S era in realta' una F un po' contorta? Dopo aver cercato inutilmente di rifilarli a mia cugina Silvia, almeno il suo nome inizia con la S, li ho messi da parte e dimenticati. Ho capito diversi anni dopo che la S stava per il cognome di mio marito, che in Usa e' anche il mio.
Credevo di aver rimosso l'esperienza con i monogrammi, avevo girato tanto, messo su casa in Europa, Asia, Oceania, invece al mio ritorno in Usa, questi mi aspettavano fedelmente, e nemmeno soli, accompagnati dai pois!
Ora li vedo ovunque, sui vetri posteriori delle auto, sulle borse, diaper bags, portachiavi, cup holders, chi piu' ne ha piu' ne metta... grandi, piccoli, semplici, complicati, bianchi, rosa, gialli.... Passera'?
Nel frattempo anche io sono stata munita di borsa monogrammata rosa e verde, colori predecessori, qui In The South, del rosa a pois marron e del rosa con stampa floreale verde e marron.
                                                                 
                                                                   FRS

Tuesday, July 10, 2012

Ma cosa e' tutta questa fretta?

Ma cosa e' tutta questa fretta?
(Per la serie: predica bene e razzola male)

Oggi 10 Luglio sono andata da Walmart, all'ingresso, le colonne di cartone con le liste dei materiali scolastici per le scuole della zona davano il benvenuto. Seguite a ruota dai materiali stessi, scatole e scatole di crayons, matite, markers. Ok, fino a qui niente di strano, le scuole da noi, al Sud, iniziano in Agosto, la prima settimana.
Dopo Walmart sono passata da Hobby Lobby, appena entrata sono stata travolta da un mare arancione di zucche, zucchine e zucchette. Naturalmente accompagnate da tutta una serie di spaventapasseri, corvi e balle di paglia.  Un po' piu' all'interno del negozio si trovavano gia' esposte le decorazioni natalizie. Alberi, palline e Babbi Natale con l'abitino di velluto rosso che solo a vederlo faceva sudare. Mi veniva da gridare che SIAMO IN LUGLIO! LUGLIO, LUGLIO, LUGLIO, LUGLIO!
Non capisco tutta questa fretta, e si che l'economia va male blablabla e bisogna iniziare a vendere presto blablabla, pero' dai, mi sembra comunque un po' prestino.
Poi ci ho ripensato, effettivamente qui tutto va di fretta, a parte i fast food restaurants, che ormai e' risaputo, argomento trito e ritrito, se ne e' parlato ad nauseam, pero' sembra che tutto debba essere fatto supervelocissimamente e, in special modo, in anticipo su tutti gli altri. Vendono i programmi per imparare a leggere, il target non sono i bambini in eta' scolare, loro gia' devono saper leggere, sono i piccoli di pochi mesi. I giochini che compravo per mio figlio non avevano le classiche nursery rhymes, cantavano l'alfabeto, i numeri e la pronuncia di ogni lettera. Mio figlio a tre anni leggeva ma non era in grado di andare in bibcicletta, ma niente paura, sono sicura che esiste un programma che ti prepara per il Tour de France in una settimana!
Ancora non capisco cosa stiamo inseguendo cosi' di fretta, cosa ci aspetta alla meta? Ci affanniamo, stanchiamo, per cosa? Sembra di essere il criceto sulla ruota, corre corre e non va da nessuna parte. Bisognerebbe fermarsi, respirare e godersi il presente.
E pensare che sono andata in quei negozi solo per cercare un piccolissimo taglia pasta a forma di stellina per la torta di compleanno di mio figlio, la vuole di Super Mario, il suo compleanno sara' tra due mesi . Did I just said "tra due mesi?"