Sunday, August 19, 2012

Il bambino nella mano

Passeggiavo per le strade di una famosa cittadina della Bavaria. La neve era accumulata sui lati delle strade, e gli affreschi sui muri delle case creavano una strana atmosfera, quasi da fiaba. Il Southern Gentleman era in classe, io in giro da sola a guardare le vetrine dei negozi.  La decisione di andare con lui per due settimane era stata immediata, avevo bisogno di cambiare aria, distrarmi. Reduce da una recentissima sconfitta, la vita mi ha dato tante batoste e tre sconfitte, speravo che il freddo potesse cauterizzare il mio dolore interiore.
La cittadina e' famosa, oltre che per gli affreschi, per le statue di legno intagliato. Sulla strada principale, quella visitata dai turisti, c'erano tanti negozietti con i soliti souvenir dozzinali e pochi negozi di artisti veri. Una statuetta di legno che quasi tutti i negozi avevano, era quella di una mano con all'interno un bambino. Mi incuriosiva e attirava; semplice, con un tipo di intaglio rozzo (nel senso artistico del termine), risaltava per la sua diversita' tra le altre lucide e precise nei minimi dettagli. Guardare quell'abbozzo di bambino mi risvegliava gli istinti materni, "chissa' se un giorno anche io... no, meglio non pensarci."

Come mio solito, mi sono allontanata dalla strada principale per visitare la vera citta', sono entrata nei supermercati, nei negozi di fiori e ho perfino fatto amicizia con un giovane artista che costruiva archi e frecce con materiali primitivi.
Sono state due settimane in cui sono riuscita a ridere, ho bevuto birra dai boccali giganti, scivolato ehm, sciato (sono una schiappa e non mi piace la neve) a Garmisch, visto una rappresentazione del Piccolo Principe al teatrino amatoriale locale, tutto in tedesco naturalmente, lingua che ignoro quasi completamente, accompagnata dal Southern Gentleman e dall'artista degli archi con famigliola al seguito.
Poi, al rientro a casa, il Southern Gentleman come sempre parte per qualche altra zona dell'Europa, io mi riorganizzo la vita e le amicizie.
Sto meglio, sono tranquilla, serena e strana, si mi sento proprio strana, che poi non e' strano per me essere strana, mi dicono tutti che sono strana!

Sei mesi dopo io e il consorte ci troviamo davanti ad una incubatrice a guardare il nostro minuscolo bambino, ci danno poche speranze. Tra la marea di tubicini si intravede una testina scura, il Southern Gentleman cerca di farmi coraggio parlando a modo suo in italiano "Testa piccola meno di un pallina di tennis, mae lui forte, io so!" Mi viene da sorridere per il suo tentativo di tirarmi su, espresso in quell' italiano cosi' strambo, allo stesso tempo vorrei piangere vedendo il mio bambino in quelle condizioni.
Qualche altro genitore, convinto del fatto che noi non comprendiamo il francese, commenta dicendo che e' tanto piccolo da stare in una mano. Io penso alla statuina tedesca.
E' un po' come una rivisitazione della storia di Pinocchio, prima bambino di legno e poi bambino vero.  Amato quando era di legno e amato quando e' diventato vero.
Capisco Geppetto, un po' sono Geppetto, con la differenza che non ho scolpito il legno per dargli le forme di un bambino. E il mio bambino e' un po' come Pinocchio, e' buono ma si caccia sempre in qualche guaio. Manca solo la fata Turchina...

9 comments:

  1. Oh... Piccolino dolce e forte, lui.

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  2. che bella questa storia, mi hai commosso :)

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  3. togli il captchaaaaaaaaa ;) a nos bidere ;)

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    1. Sono nuova, devo ancora capire come si fa!
      A si biri!

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    2. vai nel pannello impostazioni>post e commenti>moderazione commenti lo togli da li
      ciaooooo

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    3. Credo di esserci riuscita. Grazie per l'aiuto!

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    4. Figurati :)
      c'è ancora purtroppo

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