The Modern Child
Una delle tante cose che differenzia The South dal resto degli altri stati e' il rientro a scuola in piena estate. Qui si rientra in Agosto, il primo giorno per l'esattezza. Lo scorso anno si e' rientrati il cinque, quello precedente intorno al dieci, si sta pensando di avere l'anno scolastico continuato, che per i genitori che lavorano e' una benedizione, ma per chi ha famiglia all'estero un po' una rottura visto che le lunghe assenze devono essere giustificate. In questa contea non basta dire come giustificazione che si era in vacanza con la famiglia, ci deve essere una ragione seria, altrimenti si va al tribunale dei cattivi genitori. In teoria dovrebbe essere una cosa positiva, tutto questo e' stato creato per proteggere i bambini, in pratica, come tutte le buone cose portate all'eccesso, un incubo.
Da brava mamma organizzata (ehm...) ho messo da parte in uno scatolone di plastica tutte le cose, incluse le opere d'arte, che mio figlio ha portato a casa durante lo scorso anno scolastico. Tacchini e pellegrini, il cappello di Cat in the Hat della settimana dedicata a Dr. Seuss, la collana con cento perline del Centesimo Giorno di Scuola, il Babbo Natale con la barba fatta di palline di cotone incollate male e con tracce di glitter e tante altre cosine carine.
Ho aperto il folder delle poesie, ebbene si, li spingono a scrivere poemi, poi quello di matematica, geometria e quello di scrittura.
Mi ha colpito particolarmente un esercizio, sotto ogni lettera dell'alfabeto dovevano scrivere il nome di cose che iniziavano con quella lettera specifica. Non sono un po' grandini per quello? Mah, lasciamo andare, sicuramente e' stato un espediente per tenerli calmi ed occupati.
E' evidente che pur essendo uno stecchino, mio figlio pensa solo a mangiare. Ha nominato tutti i fast food possibili e tutta una serie di cibi spazzatura, nomi di cereali super zuccherosi inclusi. Il mio petto di italiana si e' inorgoglito quando ho letto la parola mozzarella, pero' ho rimesso subito i piedi per terra quando ho letto come l'ha scritto: motserella. Vabbe' almeno ci ha provato.
Un'altra cosa saltava subito agli occhi. Sotto la lettera I aveva scritto Ipad, sotto la S Skylanders, sotto la G naturalmente Games e sotto la A... Apps! Neanche Applications, proprio Apps! Che cosa e' successo alla mela, apple, il frutto che rappresenta la scuola e gli insegnanti in genere? Sono quasi certa che anche solo venti anni fa, qualsiasi bambino cresciuto guardando Barney and Friends avrebbe risposto apple, e non riferendosi ai computer. Se io mi mettevo nei guai a scuola era perche' qualcuno diceva che l'Ape Maga' era una sfigata da paura, mio figlio perche' non vuole passare il computer ad altri bambini quando il suo turno e' finito. Qualche tempo fa, da Target, la mia creatura stava a provare un nuovo videogioco, si e' avvicinata la commessa (che naturalmente aveva circa la mia eta'), e mi ha detto che per capire quel gioco ci sarebbe voluto un po' di tempo. Finisce la frase e mio figlio e una cerchia di coetanei mocciosi avevano gia' capito come funzionava.
A scuola non hanno piu' la lavagna classica ma il Promethean board, naturalmente computerizzato, niente piu' gesso e cancellino da lanciare ai compagnetti antipatici!
Comunque c'e da vedere anche il rovescio della medaglia, se non fosse per il mio bambino moderno ancora non saprei come usare il mio telefono.