Monday, September 10, 2012

Il Corvo Parlante

Sabato finalmente il party di compleanno di mio figlio.

Qualche settimana fa ho avuto la bella pensata di prendere, come si dice, due piccioni con una fava; organizzo un barbeque con le mie conoscenti italiane e festeggio il compleanno del mostrino.  Premetto di essere stata a qualche bbq, ma di non averne mai organizzato uno.
"Cosa sara' mai!" ho pensato ingenuamente.  Posso solo dire che mi ha salvata l'aiuto di Madre Teresa da Latina, con i suoi no nonsense e le sue imprecazioni colorite (cazzarola de rame, ca##i buffi, e tutta una serie di frasi censurabili.)
Gli invitati:

quattro coppie: moglie italiana - marito americano con figli di sesso e eta' assortiti
una coppia: lei messicana - lui americano (quelli del trasporto del frigo)
una coppia: lei rumena - lui americano (quelli delle car extensions)
la mia amica americana dei tempi del Guam - senza marito che era fuori per lavoro

Classico casino di bambini in festa, niente di particolare, li abbiamo mandati a giocare nella playroom, la camera dei giochi, suoni di flauti stonati, maracas, tamburi, inseguimenti, risate, pianti, qualche crash qua e la'.
Ogni tanto un genitore a caso saliva a controllare. 
Le signore italiane chiaccheravano tra di loro appollaiate sul trespolo, i mariti americani si sono offerti di aiutare col bbq, chi entrava e usciva con piatti di cibi da cuocere e chi portava i rifornimenti di birra ai colleghi griglianti.  Una bella atmosfera. 
Le donne no.  Oddio, erano amichevoli tra di loro, ma in modo forzato.  Chi muoveva ripetutamente la manina sotto il naso dell'altra per far notare l'anello col diamante grande a quella che aveva una scheggia, chi si lasciava sfuggire di aver speso tot per "cambiarelasuperficiedeimobilidellacucinaemetterladimarmomicadilaminatocomecertesfigate."
"Tua figlia ha quanti mesi e ancora non cammina? La mia a due mesi parlava, camminava e discuteva Kierkegaard in danese"

Quando e' arrivato il momento di andare via ognuna richiamava la propria prole, piu' volte sono state costrette a salire la scale per riprenderli, sfuggivano come solo i bambini sanno fare.  Sono quindi entrate nella playroom.
Sono entrata anche io e ho avuto la sensazione di essere caduta dentro una pagina della Settimana Enigmistica.  Avete presente Il Corvo Parlante?  Quello che sa sempre dove trovare qualche oggetto perduto in una citta' disordinatissima?
"Losoi - odov'- e'ilpav-iment-odiq-uestac-amer-aric-oper-tadig-iocat-toli!"
C'erano giocattoli sparsi da tutte le parti, in tutti gli angoli, sembrava fosse entrato un gruppo di rapinatori alla ricerca mirata di qualcosa.  Scatole di giochi aperte e rovesciate, soldi finti, dadi, pezzi di puzzles, libri, macchinine, ceste sottosopra, un casino da paura.
Nessuna che si fosse offerta di dare una mano a raccogliere qualcosa, o almeno avesse detto ai figli di mettere i giocattoli nelle ceste, giusto per aprire uno spazio su cui farsi strada senza rischiare di cadere.
Non mi era mai capitato che nessuno si offrisse di aiutare a riordinare, e pensare che ho spesso fatto playdates con gli amichetti di mio figlio.  Ricordo una volta i bambini erano riusciti ad agguantare una scatola di colori a cera (mentre noi mamme cazzeggiavamo allegramente), e avevano decorato tutto il pavimento, che naturalmente era di moquette (che personalmente odio, vabbe' sono gusti.)  La mia amica giapponese, madre di uno dei malfattori, si era offerta di ripulire, e con lei tutte le altre mamme.  Io ho rifiutato il loro aiuto, avrei ripulito piu' tardi con calma, e qualche ora dopo me la sono vista arrivare con tutta una serie di prodotti per ripulire la moquette.  Visto che avrei fatto da sola, aveva voluto almeno provvedere ai prodotti.
La situazione con le conterranee mi ha dato da pensare: ma io come mi comport(av)o a casa degli altri?  E' da parecchio che non porto mio figlio a playdates, ultimamente quando va da qualche amichetto giocano quasi esclusivamente con i videogiochi.  Spero di non essere stata come loro, pero' qualche dubbio mi viene. 

Ho inoltre scoperto che sto diventando una procrastinatrice, ho finito di decorare la torta pochi minuti prima che arrivassero gli invitati!  Non e' venuta bene come avrei voluto, l'avevo immaginata in tutti i piccoli particolari, ma meglio quella che niente.
Dimenticavo, non abbiamo potuto accendere le candeline perche' avevamo finito i fiammiferi...




E questa e' la torta! 











 

No comments:

Post a Comment