Friday, April 26, 2013

Clash of the Titans (one of them being yours truly)

Ci sono tanti lavori che non potrei mai fare.
Uno e' quello del mediatore tra paziente e assicurazione sanitaria. 

La mia amica ha una buona assicurazione. Eravamo nella sua camera di ospedale, lei fatta di medicinali e con il pulsantino per darsi la morfina, cercava di conversare con me. 
E' entrata una ragazza, si e' presentata come il social worker dell'ospedale che fa da tramite con l'assicurazione. In pochi minuti ha detto alla mia amica che visto che ormai e' terminale e la sua prognosi e' terribile, l'assicurazione non ha piu' intenzione di pagare l'ospedale ma di farla trasferire da qualche altra parte. Ha offerto tre possibilita', anzi quattro se si considera l'offerta di abbandonare i medicinali, cosa che porterebbe la fine nel giro di pochi giorni. Snocciolati i pro e non i contro, aspettava una decisione.

E li e' iniziato il putiferio, io che cercavo di difendere con le unghie e con gli artigli gli interessi della mia amica stonata dagli antidolorifici (cosa che non potrei fare visto che non siamo famiglia), la social worker che cercava di tutelare l'ospedale e probabilmente il suo posto di lavoro, e al telefono l'assicurazione che cercava in maniera falsamente garbata di convincere la mia amica a prendere una decisione.
Alla fine dello scontro la social worker piangeva, l'assicurazione fingeva di essere d'accordo che la cosa migliore da fare fosse discutere le opzioni con il marito della mia amica e non con lei, mentre io immaginavo strumenti di tortura medievale da usare sui dirigenti dell'assicurazione.

Qualche giorno dopo ho visto che l'assicurazione ha vinto, non una vittoria netta, ma ha comunque vinto. La mia amica, dopo un soggiorno in terapia intensiva, e' stata trasferita in un altro ospedale piu' economico, l'assicurazione invece l'avrebbe voluta a casa con assistenza minima.

Mi chiedo come certe persone riescano a dormire la notte.

Monday, April 22, 2013

Happy Earth's Day

Per ricordare che oggi e' il giorno dedicato al nostro pianeta, voglio condividere alcune foto di ieri all'Eremo.




Prato di fiorellini gialli (che magari sono erbacce e io non lo so)
Prato di Crimson Clover

Primo piano dei clover

Non ho capito se la mia quercia sia formata da due piante o da una che tenta di separarsi
Ma quanto e' bella? Con le foglie poi!
Blackberry

Monday, April 15, 2013

Zombie Apocalypse

Un giorno qualunque.
Sono seduta sulla sedia a dondolo che leggo un libro, la televisione accesa in sottofondo, un te' verde alla melagrana sul tavolino. La mente inizia ad inseguire tanti pensieri in fuga "Mhmm, non credo la tizia del libro abbia preso la decisione giusta, avrebbe potuto tranquillamente arrivare ad un compromesso, va bene che era il 1920 pero' lei sembra abbastanza indipendente, lasciare quel mondo cosi' vivo ed elegante...   certo potrei provare anche io a vestirmi elegantemente una volta ogni tanto, o almeno a truccarmi un pochino...   che veramente dovrei prima imparare a truccarmi...   il truccatore, pardon, make-up artist, di Dior mi ha detto che il mascara non e' mai troppo, certo lo diceva mentre cercava di vendermene uno vergognosamente costoso...   oddio, ogni tanto il mascara lo uso, il problema e' che lo metto cosi' raramente che mi dimentico di toglierlo prima di andare a dormire e mi risveglio con la faccia di Alice Cooper...   dovrei anche rimettermi un po' a dieta, quel breve periodo in cui ho lasciato il glutine e gli zuccheri aggiunti mi sentivo molto piu' energetica...   questo e' il periodo sbagliato per la dieta, lui va in Francia e mi fa pensare alla buona cucina...  dovrei fare come le mie amiche très chic che si fanno portare i macaroons di Laduree, ma io sono troppo rustica e preferisco il Broye de Poitou che altro non e' che un biscottone ipercalorico a base di farina bianca, burro e zucchero...    pero' mi ci vedrei nei boulevard di Parigi mentre cammino leggiadra e canto tu mais fait tourner la tete...   perche' nelle mie fantasie mi vedo sempre magra e alta?...  a proposito di cibo, mercoledi' pranzo con Indira, cosa mangiano in Nepal?...  ah, e giovedi' con le survivors e la tizia con i baffi talmente schiariti da essere bianchi, certo che pero' le danno un'aria davvero simpatica...  speriamo non provi a convincermi ad andare alle sue lezioni , tanto no, non imparero' mai ad usare l'uncinetto!"
Sento un rumore, penso sia la tv, no, non e' quella la fonte. Mi giro e vedo un'accetta incastrata nella porta d'ingresso. Un' altra accetta spacca il legno, da fuori si intravede il viso marcio e cascante di un individuo con gli occhi bianchi. Gli cade un pezzo di guancia che scopre la mascella superiore e alcuni dei suoi pochi denti rimasti. 
Si salvi chi puo', e' un attacco di zombie!
Perche' mi sono fatta cogliere impreparata!? Perche'? Percheee'?
Perche' ho pensato che spendere $70 + taxes per uno zombie finto fosse una stupidata? Eppure la confezione lo specificava, era certificato come bersaglio di zombie marcio, mi sarei potuta allenare e ora non sarei in fuga.
Povera me e la mia ingenuita'!




Tuesday, April 2, 2013

Tempi Moderni e Rincoglionimento Galoppante

Seduta sulla mia sedia a dondolo verde, imbottita e comoda, leggevo A Passage to India.

"On twittered the Sunday bells; the East had returned to the East via the subur..."

What? Twittered, did I read it right, twittered?

Per qualche secondo la mia testa ha immaginato il simbolo blu dell'uccellino con il becco aperto sul muro della casa del dottor Aziz.  Niente hashtag per fortuna, forse ho ancora qualche speranza che il rincoglionimento sia solo parziale.
Che poi io nemmeno seguo Twitter.
I misteri della mente umana.

Friday, March 29, 2013

Bad, Bad Leroy Brown

Chi mi conosce lo sa, sono una di quelle persone che pur guidando un mezzo di trasporto inquinante non butterebbe mai una cartaccia in terra o del materiale riciclabile nella spazzatura regolare.  Qui al Sud riciclare non e' una cosa che fanno tutti e spesso vengo presa per fanatica.

Qualche giorno fa mi chiama la mia amica italiana, una di quelle persone che credono che riciclare sia una cosa da esaltati.
"Ma tu continui sempre a mettere da parte plastica, lattine e roba varia?"
"Certo!"
"Dove li porti?"
"C'e' un centro di raccolta, e' un po' lontanuccio, vado solo quando ne ho raccolti tanti"
"Ti pagano?"
"No."
"Ho fatto pulizie in casa, giardino e garage, ho molto metallo da buttare e ho sentito di un posto in cui ti pagano per metal scrap, mi accompagni?"
"Ok"

E cosi' questa mattina abbiamo caricato il mio truck di metalli vari, incluse le mie lattine, e siamo partite all'avventura. Prima di andare ho dovuto fotografare il carico, sembravamo Sanford and Son in versione redneck.
Io avevo le lattine, la mia amica invece ha graziato il mio truck con la presenza di un piccolo frigorifero, un barile (tipo quelli del petrolio) arrugginito, un'antenna di Direct TV, il parafango di un'auto con marmitta abbinata, pezzi di un ombrellone e tanti altri oggetti di metallo.
Io guidavo, lei era il navigatore.
Abbiamo trovato il posto, si trovava vicino alla ferrovia, aveva un aspetto un po' deprimente, persone con la faccia da disperati, auto ammaccate, una gru all'orizzonte che spostava pile di metalli, un cane dall'aria fortemente minacciosa.
Il cane.
Che io lo so di non essere del tutto normale.
Vedo il cane e inizio a canticchiare:
"And he's bad, bad Leroy Brown
The baddest man in the whole damn town
Badder than old King Kong
Meaner than a junkyard dog"
Certe cose solo io.

A fine avventura la mia amica si e' ritrovata con una trentina di dollari per il suo metallo, a me per le lattine ne hanno dato solo nove, che e' comunque meglio di nulla.  In compenso ho avuto modo di vedere lo "sparalattine," cosi' ho deciso di chiamarlo io, un cannone che appiattisce le lattine e le spara su un camion.

Nota positiva. L'incentivo economico e' piaciuto cosi' tanto alla mia amica che dice che d'ora in poi raccogliera' lattine e metalli vari anche se dovesse fermarsi in mezzo alla strada per farlo.  Dove non arriva la coscienza ecologica, arriva il potere dei soldi.
Sanford and Son


Una tristezza!
The Junkyard Dog
Lo Sparalattine!

Monday, March 25, 2013

Eremo con sorpresa

Questo fine settimana sono tornata a visitare i miei alberelli all'Eremo. Era una giornata un po' scura, minacciosa di pioggia.



Questo e' l'ingresso visto dal trailer. Perche' l'eremo e' fornito di trailer (mobile home) degli anni settanta, con tanto di acqua calda, riscaldamento e aria condizionata. Comunque un pugno in un occhio in mezzo a tanta bellezza.



Questa e' la mia quercia con sorpresa.


 
Mi avvicino ancora un po'.

E' un fox squirrel!

Qui e' vista da dietro. Dico vista perche' e' sulla mia quercia, il caos sotto non l'ha infastidita, ed e' in posa da Sfati Imperatrice. Mi piace pensare che sia femmina.

Il laghetto per abbeverare le mucche che non abbiamo. (E che non intendo avere)

Una catasta di legna, nonche' tentativo di foto artistica.

Bel prato verde all'orizzonte.


Saturday, March 23, 2013

Saint Patrick's Day, Pesci e Genealogia

Ho un figlio che festeggerebbe tutte le ricorrenze e un marito che non festeggerebbe nulla; quest'anno si e' addirittura dimenticato il nostro anniversario.  Quindi, visto che in una famiglia disfunzionale come la nostra alla fine a comandare e' il figlio, domenica scorsa abbiamo festeggiato anche (dico anche perche' noi non siamo irlandesi) Saint Patrick's Day. O almeno ci abbiamo provato.

Prima che il Gentiluomo partisse per l'Eremo gli ho chiesto se fosse sicuro di non avere sangue irlandese.
"No" ha risposto lui.
"Dalla parte di mia madre siamo francesi, puri.  Da quella di mio padre siamo scozzesi, inglesi e nativi americani, Cherokee."
"Non ti ci vedo con le piume in testa."
"La mia bis-bis-bis-bis-bisnonna era full blooded Cherokee!"
"Bla bla bla bla bla bla, conosconosco la storia."
"E un mio antenato era sulla Mayflower."
"Come fai a dire che era un tuo antenato? Aveva semplicemente il tuo stesso cognome."
"Se abbiamo lo stesso cognome vuol dire che siamo imparentati, no?"
"Guarda che il tuo antenato, come lo chiami tu, e' morto prima di riprodursi."
"Non c'entra nulla, i suoi familiari lo avevano comunque mandato nel nuovo mondo."
"Forse a fare l'indentured servant!"
"No, a cercare la liberta' di culto. E comunque e' l'intento che conta!"
"Fare-thee-well, my dear husband, fare-thee-well!" (Ho rischiato il vaff, lo so)

Dopo che il Gentiluomo e' partito io e il bambino ci siamo messi ad organizzare il party.
Ad un certo punto squilla il telefono, era la mia amica italiana, quella con la casa italianissima.  Mi racconta di essere andata a pesca con il marito il giorno prima e mi chiede se posso andare ad aiutarla, o piu' precisamente, ad aiutare il marito a pulire i pesci.  Io, che ancora devo imparare a dire di no a tutti, accetto e vado.
Io aiuto lui a pulire e pesci e mio figlio "aiuta" lei a fare la besciamella.
Cerco di fare piu' in fretta possibile, ho un party da organizzare! Questi sei pesci non sono nulla, il mio record l'ho battuto anni fa all' Ile de l'Oleron, nella casa al mare di Pappy e Genevieve avevo pulito due chili di sogliole in un tempo imbattibile, ce la posso fare, ce la posso fare!
Finalmente mi libero e saliamo in macchina per tornare a casa.
Mentre guido mi sembra di sentire un suono, come un  pzzsss ppzzsss.
Non riesco a capire da dove provenga.
Spengo la radio e il suono continua pzzsss ppzzsss...  sento un profumo che mi irrita le narici pzzsss ppzzsss...    mi giro e vedo mio figlio che mi sta spruzzando/inondando di Febrize, dice che puzzo.
Non che abbia tutti i torti, appena arrivo a casa mi trovo squame di pesce gatto anche tra i capelli e un odore di pesce nelle mani che sembrava non volere andare via.

Visto che ormai era gia' mezzoggiorno passato, i nostri festeggiamenti si sono ridotti a cucinare piselli, cavolo e qualche altra cosa, che anche se non di tradizione irlandese, fosse almeno di colore verde.
Il top lo abbiamo raggiunto improvvisando il dessert con un budino istantaneo al pistacchio, era verde, di un bel verde colorante artificiale.






Il budino nucleare.