Saturday, December 15, 2012

Only a question of time

Si sapeva, era solo una questione di tempo.
Non chi, non dove, e nemmeno quando. Pero' sarebbe certamente accaduto.

E cosi' e' successo ancora, questa volta la maggior parte delle vittime (che hai voglia ad addolcire la cosa chiamandoli piccoli angeli, sempre vittime rimangono) sono dei bambini.

Subito dopo le tragedie partono le giustificazioni.

Sparatoria al mall? Consumisti del cazzo, fossero rimasti a casa loro invece di comprare inutili prodotti made in China, sarebbero ancora vivi.

Sparatoria al tempio Sikh? Vabbe', sono di quelle strane religioni e sono pure marroncini, c'era da aspettarselo.

Questa volta si tratta di una scuola, ma non una di quelle scuole fatiscenti con i graffiti ai muri e gli studenti con i pantaloni allacciati sotto il culo.  Il tipo di studenti per cui molte persone perbene non condannerebbero del tutto il gesto dell'assassino.

Questa e' una scuola elementare, solo a vederla fa venire in mente l'odore dei pastelli a cera, i disegni appesi ai muri, l'incosciente senso di sicurezza dell'infanzia.

L'America piange, il Presidente piange, e i lobbisti delle armi cercano di riparare il danno alla loro immagine.  Questa e' la volta che magari il popolo si rompe e chiede qualche cambiamento, cosi' inizia il Blame Game, il gioco dello scaricabarile delle colpe.

Entrano in campo i conservatori.
"Il ragazzo aveva problemi perche' i genitori erano divorziati."  Parliamo di un ventenne, non di un bambino di sei anni arrabbiato perche' costretto a trascorrere il Natale con un genitore invece di un altro.
"La colpa e' anche della madre, una brava madre conosce bene il proprio figlio"  Ehm, e il padre dove lo lasciamo?  (Queste donne! Da quando hanno il diritto al voto si sono montate la testa. Dovrebbero stare a casa, barefoot and pregnant in the kitchen!) E non dimentichiamo che i genitori del ragazzo non erano dello stesso sesso, quindi per i conservatori aveva la famiglia ideale.
I commentatori televisivi. 
"Il fatto che una delle pistole potesse sparare quindici proiettili invece che dieci non fa la differenza."  Oh, really? Vai a dirlo ai genitori delle vittime, o meglio, perche' non ti ci metti tu davanti ad una pistola che ha appena scaricato dieci colpi e ne ha ancora cinque in canna, tanto non fa nessuna differenza!

I difensori del secondo emendamento e i lobbisti continueranno a dormire sonni tranquilli, bastera' usare parole come Liberta', Diritto e Padri Fondatori, snaturarle, farle proprie e nascondersi dietro la loro enorme ombra.  Usando queste parole magiche nella maniera giusta si diventa intoccabili.


Fossi un dittatore, queste sarebbero le mie regole iniziali:

(Questa foto l'ho rubata da Fb, era sulla pagina del mio amico Jeffery P.)








9 comments:

  1. Altro che dittatore. Se tu fossi un capo di stato saggio, giusto e indipendente, quelle sarebbero le tue regole.

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    1. Già, anch'io avrei alcune ideuzze da mettere in pratica se fossi una dittatrice.

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    2. Il posto di vice dittatore e' tuo!

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  2. I bambini ci sorridono dalle foto. Belli, in salute, sorridenti e felici, ottimisti e fiduciosi nella vita. Il classico ritratto degli Americani, sembra impossibile che non ci siano più. Loro e le insegnanti.
    Non sembra vero che un popolo così intelligente non capisca che è ora di smetterla con le armi.

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    1. Speriamo quelle faccine innocenti facciano rinsavire un po' di gente.

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