Questa e' la storia di Lola, figlia del freddo e del web.
E' la storia vera di una bambina bellissima, e non lo dico cosi' per dire, perche' si sa', i bambini sono tutti belli, lei e' davvero di una bellezza straordinaria.
Ho pensato a lei perche' questo mese compira' il suo primo anno e perche' su un altro blog c'e' stata una critica sul fatto che una mamma in attesa della sua piccola abbia reso nota la cosa e ricevuto regali da persone "virtualmente sconosciute" e felici per lei.
Il mondo di internet e' anche questo. Io ho delle amicizie e dei legami fortissimi con persone che ancora non ho incontrato faccia a faccia e con cui parlo quasi tutti i giorni.
Ho iniziato a frequentare tanti anni fa un forum italiano che si occupava di prematurita' dei problemi ad essi connessa. All'epoca stavo in Guam, non conoscevo nessuna altra persona con figli prematuri estremi, il forum mi ha dato tanto supporto e alcune amicizie ormai indissolubili.
Lola e' nata dall'unione di queste amicizie, senza internet probabilmente non ci sarebbe nemmeno lei.
C'era una volta una principessa che abitava in un paese freddo freddissimo del nord Europa. Uno di quei paesi dove se scruti bene il cielo potrebbe anche capitarti di vedere Babbo Natale e le sue renne che si allenano per la maratona del 25 Dicembre.
Questa principessa aveva tante amiche principesse semi-sfigate come lei, per via delle distanze che le separavano (la lobby delle Streghe, Befane & Co. Inc. aveva il monopolio sull'uso della scopa come mezzo di trasporto), le principesse comunicavano tra di loro via internet. Quando le principesse semi-sfigate erano nate, una fata malvagia, gelosa della futura indipendenza delle fanciulle, aveva fatto loro un incantesimo.
"Hahaha! Alcune di voi arriveranno alla maternita' con grandi difficolta' e solo con l'aiuto della scienza; altre con apparente facilita', ma tutte partorirete dei bambini piccoli come Pollicino! Hahahaha!"
La bella principessa, sfruttando la scienza moderna, aveva messo al mondo il suo Pollicino. Un bambino con i capelli bianchi come la neve del suo villaggio e con gli occhi blu come il Mare del Nord. Pollicino cresceva e aveva tanti amichetti, qualcuno era diventato una stella, altri abitavano in continenti lontani a lui sconosciuti.
Un bel giorno la principessa passeggiava tra le nevi del suo paese, Pollicino correva davanti a lei, era felice pero' sentiva che le mancava ancora qualcosa. Voleva riprovare a diventare mamma, alla faccia della fata malvagia! Tie', tie' tie'!
Dopo averci pensato tutta la notte, comunico' la sua idea alle principesse semi-sfigate a lei piu' vicine di affinita'. Pur essendo una principessa, il suo castello era un po' in rovina, e le possibilita' economiche non erano tali da poter affrontare troppe spese. E la scienza talvolta costa parecchio.
Cosi' la principessa decise di scrivere una lettera aperta a tutte le principesse madri di Pollicini. Chiedeva loro un aiuto economico per aiutarla a realizzare il suo desiderio. Non chiedeva nessuna cifra precisa, semplicemente spiegava quanto sarebbe costato il tutto.
La sua lettera' scateno' un putiferio, alcune mamme di Pollicini ormai avevano il cuore indurito; altre pensavano che il suo modo di voler diventare mamma fosse immorale. Perche' vedete, la principessa ormai non aveva piu' 18 anni e nemmeno 28, ma nemmeno 38, quindi la sua unica possibilita' era quella di portare in pancia un cucciolo geneticamente non suo. Vai a spiegare ad alcune persone che l'amore e' un sentimento incondizionato che non conosce confini genetici. Mica i nostri principi consorti sono nostri parenti, eppure li amiamo e decidiamo di fare figli con loro!
Alcune principesse di regni vicini e lontani decisero di aiutare comunque la principessa del nord, chi mandava 25 monete, chi addirittura ne aveva mandato 500, chi si offriva di ospitare la principessa nel regno di Spagna, dove sarebbe avvenuto il miracolo della scienza. Il sortilegio scientifico costava 3500 monete, che non e' tantissimo, ma se non si hanno e' come se ne costasse 10 milioni. La principessa era un po' triste, ma comunque decisa a non arrendersi, quando all'orizzonte apparve un suo ex principe, il mancato principe consorte della principessa del nord. Nonostante gli anni trascorsi e nonostante il suo abito non fosse piu' tanto azzurro, ancora voleva bene alla sua ex bella e cosi' decise di donarle le monete mancanti.
Uno stregone del regno di Spagna mise insieme quelli che la principessa ama chiamare "avanzi" di altri sortilegi e procedette all'incantesimo.
Ci vollero alcune settimane prima di vedere se l'incantesimo avesse fatto effetto. La principessa era felice e positiva, le altre principesse semi-sfigate, basandosi sulle statistiche, pensavano che le possibilita' fossero ben poche. Naturalmente tenevano per se la loro opinione.
Quanto si sbagliavano! L'incantesimo aveva fatto effetto!
Pollicina Lola cresceva felice nella pancia della sua mamma, mentre alcune delle principesse semi-sfigate dubitavano della sua presenza. Volevano tanto bene alla principessa del nord e sapevano che voleva tanto diventare mamma, ma statistiche in mano, la possibilita' era remotissima. Erano molto preoccupate per lei.
Ma le settimane passavano, le stagioni cambiavano e Pollicina Lola contiuava a crescere nel suo caldo mondo.
Una bella mattina di fine ottobre finalmente decise di nascere, dico finalmente perche' diversamente da suo fratello Pollicino lei non arrivo' in anticipo. Aveva rotto il sortilegio della fata malvagia, non era nata piccola come Pollicino! E cosi' si dovette anche cambiare il suo nome, da Pollicina Lola divenne semplicemente Lola.
Qualche fatina buona, intenerita dalle avventure della principessa del nord, deve aver buttato un po' di polverina magica, Lola ha gli stessi occhi blu come il Mare del Nord di suo fratello Pollicino.
Buon primo compleanno Lola, figlia della principessa del nord e di tutte le altre principesse semi-sfigate. Che la fatina buona ricopra sempre la tua strada di polverina magica.
Grazie Georgia :*
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Deleteche bella storia...grazie al web anche io ho conosciuto la mia panzabanco, lei in sudafrica e io qua nel paesello francosvizzero, e ci siamo sostenute in quella lonelyness dell'essere incinta lontano e poi mamme lontano...e molte altre ragazze i cui bambini sono stati frutto di tanto amore quanto di femminile testardaggine :-)
ReplyDeleteAnche tu hai vissuto il supporto a distanza, bello vero?
DeleteBellissima storia :) purtroppo ci sono persone che non capiscono che i rapporti a distanza possono diventare veri come e quanto quelli reali, anzi forse certe volte lo sono di più. Io purtroppo non ho avuto la fortuna di avere nessuno vicino quando ho avuto il mio Deddè, ho superato tutto da sola, grazie solo al supporto di mio marito, una mia amica, mia madre e mie sorelle, con cui ci sentivamo a distanza e posso capire ed apprezzare il sostegno di chi ti vuole bene in maniera incondizionata, anche senza averti mai visto, anzi a volte chi avevo davvero vicino non muoveva un solo dito nemmeno per vedere quel piccolo tesoro che avevo tra le braccia. Capire è difficile, solo chi sa che tramite internet e il web possano nascere amicizie, ma anche grandi amori può capire profondamente e apprezzare.
ReplyDeleteAnche noi eravamo soli quando e' arrivato nostro figlio. Eravamo in Belgio, la sua famiglia in Usa, la mia in Italia. Il supporto delle amiche virtuali e' stato fondamentale, sono riuscita ad incontrarne di persona solo tre. Le altre non le ho mai viste ma conoscono particolari della mia vita che non si racconterebbero nemmeno al confessore.
DeleteAllora le magie fanno ancora effetto!
ReplyDeleteChe bello!
Magia, scienza, e il cuore aperto ad accogliere un bambino senza chiedersi da dove provenga.
DeleteChe storia meravigliosa! Grazie per avermi fatta commuovere!!!
ReplyDeleteGrazie Ivana.
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